A margine del Giorno della memoria: I governi democratici hanno compiuto durante e dopo la guerra e commettono tutt’oggi atti che violano i diritti umani, compiendo fra l’altro omissioni di soccorso in grande scala. Un intervento di Antonella Romeo Torino – Come ogni anno si sono concluse le commemorazioni per il Giorno della Memoria, il 27 gennaio, anniversario della “liberazione” del campo di Auschwitz. In realtà quando le truppe dell’Armata Rossa arrivarono ad Auschwitz nel campo di sterminio non c’era più l’ombra di un nazista. Le SS del campo avevano costretto i sopravvissuti a una marcia della morte e fino all’ultimo li tormentarono, privandoli dell’ultima speranza di vita. Nel campo erano rimasti solo i più deboli e i malati. «Per molti sopravvissuti la Liberazione significò semplicemente poter morire da liberi», scrisse Elie Wiesel nella sua autobiografia Tutti i fiumi scorrono verso il mare.